Ti prego non ridurmi a icona

Storia di amori, ossessione e musica, un libro che si legge in pochi giorni, ben scritto e ironico. Consigliato anche e sopratutto a chi non conosce I Cani!

Ad esser sinceri, ero un po' titubante nell'approcciarmi alla lettura di questo libro e ciò essenzialmente per due ragioni. La prima attiene al genere: non ne capisco molto di musica e conoscendo già la storia per sommi capi, temevo di incontrare delle difficoltà nel seguirne il filo. La seconda riguarda la lunghezza: solitamente diffido dei libri non troppo lunghi (in questo caso sono circa 120 pagine), c'è il rischio che mi lascino con l'amaro in bocca, con un senso di insoddisfazione ed incompletezza, come se mancasse qualcosa. Ed invece. Il libro scorre, una pagina dopo l'altra, ti avvince, ti fa sorridere ed è geniale in alcune espressioni. Ma soprattutto cattura la curiosità del lettore, vuoi sapere cosa succede ed è imprevedibile: non riesci ad immaginare l'evoluzione della trama, che ne sarà di Lucia, di Carmela. E poi c'è il protagonista: è uno come noi, con le nostre paure quotidiane, le nostre seghe mentali ed incarna il nostro desiderio di amare e di essere amati. Ho cercato di resistere: non me lo sono letto tutto di un fiato, ho evitato di saltare le righe per sapere cosa succedesse dopo, ho voluto pesare, assaporare il valore delle parole. Mi è piaciuto per questo, è un libro che mi sono vissuto in fondo. E poi una riflessione finale. In genere quando leggo un libro non do peso al titolo: qualche volta nemmeno me lo ricordo o comunque non ci penso proprio. Il titolo dovrebbe sintetizzare in poche parole il cuore del libro. In questo caso però mi aveva incuriosito, che vorrà mai dire con l'espressione "Ti prego non ridurmi ad icona"? Alla fine della lettura, ci ho pensato al perché di questo titolo. Ma non dico a quale conclusione sono giunto, è personale, ognuno si farà la propria idea leggendolo!